Siamo tutti d’accordo che non ci sia niente di più elegante e raffinato in un bagno di una cabina in cristallo trasparente. Ma, come spesso succede, le cose belle risultano essere assai impegnative, soprattutto se la cabina che abbiamo scelto non ha il trattamento anticalcare e l’acqua immessa nella nostra rete idrica è particolarmente dura.
Per questa ragione molti clienti preferiscono di gran lunga un cristallo satinato o “piumato” che tendono a nascondere meglio gli antiestetici aloni biancastri causati dalle goccioline d’acqua che si sedimentano.
Chi non vuole rinunciare all’estetica, può prima di tutto aggirare il problema, arieggiando bene l’ambiente (il che tra l’altro impedisce la formazione di muffe e funghi) e asciugando subito con un panno i cristalli. Se volete rendere l’operazione ancora più veloce, munitevi di una spugna magnetica e passatela dall’alto verso il basso come se fosse un acquario. Pulirete entrambe le facce del cristallo con un unico movimento! Anche un semplice lavavetri (simile a quelli utilizzati per i cristalli della macchina) può essere di grande aiuto.
Se nonostante le nostre precauzioni il cristallo del box si è macchiato, presenta degli aloni o delle macchie dovute all’accumulo di sapone, potete senz’altro utilizzare dei prodotti chimici specifici per la pulizia del vetro, ma dovete stare attenti perché se sono molto aggressivi potrebbero rovinare il telaio in alluminio o la rubinetteria. Se il cristallo dovesse avere il trattamento anti calcare è meglio verificare che il detergente sia compatibile con lo stesso perché in caso contrario si rischia di rimuoverlo.
Esistono dei rimedi naturali, a-tossici e non troppo aggressivi che possono venirci in soccorso, come l’aceto, il bicarbonato di sodio o l’acido citrico.
Munitevi di spugna, imbevetela di aceto, strofinate a lungo e quindi risciacquate, magari dopo aver utilizzato anche il bicarbonato.
L’acido citrico unito al sale può dare più o meno lo stesso risultato.
Se invece dovete eliminare muffe o funghi, non c’è niente di meglio della candeggina. Utilizzatela soprattutto lungo il perimetro del cristallo, dove le ante si incastrano al telaio, lasciatela agire per cinque-sei minuti e quindi risciacquate abbondantemente. Un consiglio: diluite la candeggina con l’acqua ma non mischiatela con altri detergenti, potrebbe dar luogo a reazioni indesiderate.
Una soluzione innovativa potrebbe essere l’utilizzo di un panno speciale in fibra, dotato di un eccezionale potere assorbente ed in grado di pulire ogni superficie senza utilizzare alcun detergente. Viene commercializzato con il nome “scracchio” e anche se sottoposto ad un uso continuo ha una durata notevole.
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