Dopo aver acquistato il nostro bel soffione, magari in acciaio inox e di dimensioni generose, la cosa più sgradevole è accorgerci che a causa dell’uso, non solo appaiono delle antiestetiche macchie bianche di calcare, ma anche che molti dei suoi ugelli in silicone sono ostruiti e altri dirigono il getto obliquamente. Questi sono segnali che la nostra doccia ha l’urgente bisogno di una accurata pulizia.
Se l’acqua immessa dal gestore idrico è molto calcarea, tanto la rubinetteria quanto il soffione possono usurarsi rapidamente. Sarebbe pertanto consigliabile mettere un filtro a monte dell’impianto e pulire regolarmente le parti cromate.
Considerando il fatto che i detergenti anti-calcare più comuni che si trovano nei market, pur pulendo a fondo il nostro soffione, rischiano a lungo andare di corroderne la cromatura, il nostro consiglio è quello di pulire giornalmente le parti cromate utilizzando solo un panno umido e asciugandole bene o, in alternativa, acquistare un detergente a base neutra spesso fornito dalle aziende di rubinetteria (ad esempio il Groheclean della Grohe o Zetabrill della Zucchetti).
In alternativa possiamo provare ad utilizzare detergenti naturali come il limone, l’aceto o il bicarbonato di sodio. Riempiamo una bacinella di acqua calda, mettiamoci dentro l’aceto il limone e immergiamoci il soffione per qualche ora.
Se si asciuga giornalmente il soffione evitiamo che si formino gli aloni, mentre per quanto riguarda l’ostruzione delle tettarelle in silicone, è sufficiente passarci un panno sopra ogni due-tre giorni per rimuovere i residui calcarei che le intasano. Se però non dovesse essere sufficiente possiamo staccare il soffione dalla parete ed immergerlo in una soluzione composto da acqua calda e detergente ed utilizzare un semplice spazzolino, fino a quando il calcare non si scrosta del tutto.
Meglio non utilizzare l’acqua troppo calda in quanto le parti in plastica o in silicone potrebbero rovinarsi.
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