Nella scelta della porta di un box doccia incidono tante variabili: lo spazio a disposizione, il budget e l’eventuale presenza di difficoltà motorie da parte nostra o di un nostro familiare. Dopo aver messo insieme tutte queste esigenze occorre poi individuare il tipo di materiale: l’accoppiata vetro e alluminio o vetro e acciaio sono quelle che meglio garantiscono la durata e la funzionalità della porta, l’utilizzo del plexiglass al posto del vetro, seppure permette di ridurre notevolmente la spesa, non garantisce però una certezza sulla durabilità dello stesso nel tempo. Inoltre, non meno importante, è il rispetto nella scelta della compatibilità della porta doccia con il design della casa, moderna, classica o rustica che sia.
Tipologie di ante del box doccia
Sono diverse le tipologie di ante che si possono scegliere. La più nota è quella a battente (che per sicurezza aprono sempre all’esterno della doccia e mai all’interno) che permette un accesso al box doccia ed un’uscita molto comodi e dove lo spessore del vetro (da 3 a 8 mm.) fa la differenza, dando l’idea di minore o maggiore solidità. E’ chiaro che la porta a battente permette un ingresso frontale e quindi è preferibile il suo utilizzo in spazi ampi. Molto simile a quella a battente è la porta a bilico nella quale le cerniere di apertura sono installate nella parte superiore ed inferiore del telaio e quindi lo spazio a disposizione è leggermente ridotto.
Un’altra tipologia di porta a quella scorrevole che invece riduce per un terzo almeno l’ingresso. Questo tipo di apertura è compatibile ed utilizzata con spessori del vetro al massimo di 6 mm. Così come quella a libro (richiudibile su se stessa) che, a differenza delle precedenti, riduce anche lo spazio interno.
Altezza dell’anta della doccia
L’altezza dell’anta è in genere standard di 195/200 cm. Tuttavia, in linea con le moderne tendenze di design, è possibile immaginare altezze più ampie con dei limitati sovrapprezzo, visto che il “su misura” è un’esigenza sempre più presente.
Accorgimenti per effettuare un ordine
Una delle casistiche più frequenti è quella della elevata possibilità di errore nell’effettuare l’ordinativo della porta del box doccia. Solitamente occorre, al momento dell’ordinativo, rilevare le misure interne ed esterne e comunicarle al punto vendita in maniera tale da eliminare ogni possibilità di difficoltà nel momento del montaggio, anche perché i rivenditori di questi prodotti, solitamente, non accettano di riprendersi il prodotto se errato, soprattutto quello “su misura”. Per cui, per primo, occorre verificare l’altezza del piatto doccia (o la sua assenza nel caso di piatti a filo pavimento) e quindi considerare che l’altezza standard 195/200 cm si somma a questa . Poi bisogna considerare le misure interne ossia la distanza dal muro al primo appoggio utile del piatto e le misure esterne ossia le distanze sino all’ultimo punto di appoggio sul bordo. Se invece il piatto si trova a filo pavimento la misura da comunicare sarà quella dell’ingombro totale del piatto. Una buona cosa è rappresentare, tramite un disegno anche semplice, la situazione esistente.
Installazione e pulizia della porta del box doccia
E’ chiaro che l’installazione di una porta doccia, soprattutto se in vetro di elevato spessore, richiede la cura e la metodologia di un professionista. Solitamente i punti vendita consigliano anche dei nominativi per l’installazione ed in questo caso, a parità di prezzo, è consigliabile rivolgersi direttamente al centro assistenza del marchio che si è scelto, visto che la perfetta conoscenza del prodotto rende meno probabili errori nel montaggio. La scelta della porta del box doccia determina anche la sua più o meno facile pulizia: le porte a battente ed a bilico sono sicuramente più facili da pulire rispetto a quelle scorrevoli ed a libro.