Chi desidera costruire o ristrutturare un bagno per disabili ha a disposizione diverse agevolazioni grazie alla Legge n° 13 del 1989. I contributi sono rivolti a chi desidera eliminare le barriere architettoniche e acquistare prodotti specifici con ausili, maniglioni, vasche a sportello e sanitari negli edifici pubblici o abitazioni private.
Grazie alla legge è possibile facilitare la vita a chi ha problemi di deambulazione o deve muoversi con la sedia a rotelle, o ancora, chi soffre di cecità. Quali sono le agevolazioni economiche e come si richiedono?
Il bagno per disabili ha particolari caratteristiche. Innanzitutto deve essere costruito in una stanza ampia, che non intralci i movimenti. La porta di ingresso deve essere abbastanza larga da permettere il passaggio della sedia a rotelle o con motorini elettrici, bastoni e stampelle.
I sanitari devono essere ben distanti tra loro: il water deve avere un’altezza massima di 50 cm, il lavabo di 70 cm e il piatto doccia deve essere di 90 x 90 cm.
Consulta la tabella con tutte le dimensioni per il bagno dei disabili.
Senza queste misure non è possibile richiedere i contributi per la progettazione del bagno per disabili.
Inoltre, il bagno deve essere dotato di ausili appositamente pensati per chi ha problemi di mobilità: maniglioni e altri ausili nei pressi dei sanitari e della porta che permettano di avere una stanza elegante, confortevole.
Le agevolazioni vengono concesse a tutti i richiedenti portatori di handicap, invalidi, non vedenti e a chi possiede problemi fisici permanenti che gli causano problemi di mobilità.
Per avviare la procedura bisogna presentare apposita domanda al Comune di residenza, entro il 1 Marzo di ogni anno, presentano questi documenti:
I primi documenti devono essere inoltrati insieme alla richiesta di contributi prima di iniziare i lavori. Mentre le fatture e l’indicazione di fine lavori devono essere presentate una volta terminata la realizzazione del bagno.
Prima di ottenere la conferma, l’amministrazione comunale farà un sopralluogo per controllare che i lavori non siano stati effettuati e per calcolare il preventivo e l’ammontare delle agevolazioni.
Le risorse disponibili per costruire i bagni per disabili vengono stanziate annualmente dalle diverse Regioni. È possibile usufruire dell’IVA agevolata al 4% con detrazioni Irpef che passano al 19%. In alcune situazioni si può arrivare anche ad avere una detrazione fiscale del 50%, a seconda delle lavorazioni che si devono mettere in opera.
Dopo aver presentato la domanda al Comune, aver dimostrato la fattibilità di spesa e lavori e la presenza di tutti i requisiti, si possono iniziare finalmente i lavori.
Purtroppo i tempi dipendono dalla durata dei lavori, ciò significa che il richiedente deve spendere i soldi e richiedere i contributi sotto forma di rimborso. Una volta terminati i lavori e presentate le fatture, il Comune si impegna ad inoltrare il contributo dopo aver ottenuto il lascia passare regionale. Le agevolazioni economiche vengono rilasciate entro uno o due anni.
Seguendo questa procedura è possibile ottenere tutte le agevolazioni per la realizzazione del bagno per disabili.
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Desidero avere un fax simile di domanda da presentare al mio comune per avere il contributo per la ristrutturazione del bagno per disabili
e la relativa info per farlo.
Buongiorno Luigi,
la nostra azienda si occupa di vendita (ed eventuale consulenza) su arredobagno e sanitari,
purtroppo non di consulenze tecniche su ristrutturazioni o contributi.
Le auguro una buona giornata!
GRAZIE per info